Il nuovo libro di Levitt e Dubner, Superfreakonomics esce tra qualche giorno, ma prima ancora di uscire sta sollevando un bel polverone. Una delle tesi del libro pare che sia quella che il Global Warming è meglio affrontarlo con le tecniche del Geoengineering, perché cambiare il comportamento umano è molto difficile. La cosa ha comprensibilmente sollevato reazioni piuttosto energiche.
Paul Krugman ha immediatamente attaccato il libro (qui il primo articolo a cui ne sono seguiti altri):
I'm working my way through the climate chapter - and the first five
pages, by themselves, are enough to discredit the whole thing. Why?
Because they grossly misrepresent other peoples' research, in both
climate science and economics.
Levitt ha risposto senza peli sulla lingua:
The bottom line is that the foundation of these attacks is essentially fraudulent, as we'll spell out in detail.
Oggi anche RealClimate, un ritrovo di scienziati del clima e fonte non neutrale ma accurata, è entrato nella discussione. Com'era prevedibile non lo ha fatto dalla parte di Levitt:
To conclude, the reasons why Levitt and Dubner like geo-engineering so
much are based on a misreading of the science, a misrepresentation of
proposed solutions, and truly bizarre interpretations of how
environmental problems have been dealt with in the past. These are, in
the end, much worse errors than their careless misquotes and
over-eagerness to shock highlighted by the other critiques.
Geo-engineering is neither cheap, nor a fix, and the reasons why it is
very likely to be a bad idea are ethical and legal, much more than its
still-uncertain scientific merits.
La discussione promette di essere avvincente. Se ti interessa (dovrebbe), faresti bene a tenere d'occhio Levitt, Krugman e RealClimate.
9:11:32 PM
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