Momoblog
Il mio web log in italiano


Subscribe to "Momoblog" in Radio UserLand.

quaranta

Click to see the XML version of this web page.

email: momo.morelli at tiscali.it


 12/11/07
 12/10/07
 12/9/07
 12/5/07
 12/4/07
 12/2/07
 11/29/07
 11/28/07
 11/28/07
 11/27/07
 11/25/07
 11/24/07
 11/24/07
 11/23/07
 11/20/07
 11/20/07
 11/19/07
 11/18/07
 11/17/07
 11/15/07
 11/12/07
 11/10/07
 11/10/07
 11/10/07
 11/9/07
 11/9/07


venerdì 7 gennaio 2005
 

Leggendo di teorie fisiche strane, emergenza e riduzionismo, mi sono venute in mente alcune cose. Si dice che la teoria delle stringhe sia la teoria finale della fisica (teoria del tutto). Ma una volta che trovassimo l'equazione che regola tutta la fisica non avremmo ugualmente la possibilità di spiegare tutto.

Vorrei riassumere un ragionamento che ho trovato nel libro "Figments of Reality" e che ho ritrovato in questo articolo di Scientific American (di Stewart, uno degli autori). Il riduzionismo esasperato non fa i conti con il fenomeno dell'emergenza. Per esempio le regole degli scacchi sono semplici ma giocare è difficile. Conosciamo la teoria del tutto degli scacchi (le regole) ma questo non ci permette di valutare facilmente la posizione a metà partita. Il Go è un gioco per cui questo vale ancora di più, le regole sono ancora più semplici e le partite ancora più complicate.

Il caso in cui questo comportamento complicato emergente da regole semplici è più evidente è quello delle formiche di Langton, che sono automi cellulari quasi banali. La formica originale ha solo due regole:
1) se incontra una casella bianca gira a sinistra, se incontra una casella nera gira a destra
2) cambia il colore della casella da cui esce

The image http://blog.morellinet.com/images/AntAnimated.gif cannot be displayed, because it contains errors.

Se facciamo partire una formica di Langton su una scacchiera completamente bianca, la formica comincia a girare attorno al centro e per qualche migliaio di turni sembra avere un comportamento completamente casuale. Dopo circa 10000 turni comincia a ripetere ciclicamente una figura, che in 104 mosse si sposta leggermente in diagonale. In questo modo forma una striscia rettilinea (un'autostrada) e si allontana verso l'infinito.

Sporcando il piano con qualche cella nera la formica cambia il suo comportamento (che rimane assolutamente deterministico, il caos è solo apparente) ma finisce sempre con il fare un'autostrada e andarsene via. Conosciamo la teoria del tutto della formica (le due regole qua sopra), ed è stato provato che non si riesce ad architettare una configurazione di celle che ne limiti la portata (prima o poi uscirà da qualsiasi rettangolo, per quanto grande sia). Ma per quanto sia modesto questo piccolo universo, per quanto semplice sia la formica, non riusciamo a spiegare perché alla fine sembra sempre costruire un'autostrada verso l'infinito.

Ma c'è di più: con la giusta configurazione delle cellette si riesce a costruire porte logiche sul mondo della formica: questo significa che la formica (col suo universo di cellette bianche e nere) può essere trasformata in un calcolatore universale. E questa mi sembra una cosa di cui il formichiere di GEB sarebbe orgoglioso.

PS: ulteriori notizie le trovate qui. La formica è stata anche generalizzata ad un numero di stati qualsiasi, qui un programma per giocarci. Se qualcuno fosse interessato ho fatto un programmino semplicissimo in excel per provare la formica. Per chi invece si appassionasse al problema del riduzionismo nella scienza qui c'è un articolo piuttosto interessante. Ovviamente se ho scritto delle stupidaggini (non sono certo un esperto) sono pronto a correggere.

PPS: Ho poi riparlato della formica qui.


4:29:41 PM      comment []



Click here to visit the Radio UserLand website. © Copyright 2007 Massimo Morelli.
Last update: 12/12/2007; 0.03.54.site index

Gennaio 2005
Dom Lun Mar Mer Gio Ven Sab
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30 31          
Dic   Feb