Talvolta, specialmente mentre guido in autostrada, mi chiedo in che
modo possiamo ritenerci parenti con i grandi geni del passato.
Possibile che Gauss sia della stessa specie di uno che guida un
X5? Mi rassicuro, mi dico che è solo un capriccio del caso, che
non è statisticamente significativo prendere un campione di popolazione
sulla Bologna Modena. Le persone intelligenti hanno trovato il modo di
andare al lavoro in bicicletta, in modo da avere il tempo di insegnare
l'algebra vettoriale ai loro bambini.
Mi dico anche, sempre nel tentativo di rassicurarmi, che l'intelligenza
dell'uomo è andata sempre aumentando, il fatto che il secolo scorso ci
ha portato da Einstein a Buttiglione è solo una anomalia stocastica.
Vero?
Falso.
Hanno scoperto in Indonesia un esemplare della nuova specie Homo
floresiensis, della famiglia degli Australopiteci, dalla quale
discendiamo anche noi. Questo simpatico ometto, trovandosi su
un'isola senza predatori particolarmente feroci, non aveva bisogno di
troppo cervello, perciò è diventato sempre più scemo:
Two
evolutionary pressures are thought to drive this process of diminution.
One is that islands are often free of large predators (on Flores, the
largest were Komodo dragons, a species of large lizard). The other is
that they sometimes have a restricted food supply. The result is that
you do not need to be big to defend yourself; and if you are big, you may starve.
Both of those
facts might drive the evolution of smaller brains, too. Brains are
expensive in terms of energy consumed, and thus food needed. And an
absence of predators would remove at least one reason to have a large
brain. In other words, use it or lose it. [Economist]
Le ricerche continuano. Credo salterà fuori anche un X5
11:05:02 PM
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