In questi giorni ho molto da fare quindi non ho seguito la cosa con l'attenzione che vorrei. Però vedo che la cosa non è stata ripresa dalla stampa italiana quindi la segnalo io che magari a qualcuno potrebbe interessare.
Succede che una startup americana, la D-Wave System, ha dichiarato di aver costruito il primo calcolatore quantistico(*). Seguo questa storia dall'inizio (pur leggendo distrattamente per il combinato disposto di mancanza di tempo e incapacità di comprendere a fondo la cosa) perché il blog di Geordie Rose, il fondatore di D-Wave System è da un po' nel mio aggregatore. In realtà non è facile capire cosa hanno costruito veramente e la comunità scientifica ha espresso un certo scetticismo, che si è concentrato (ciò è buffo) su un altro blog che seguo da tempo, quello dell'ottimo Scott Aaronson.
Scott sostiene che il computer di D-Wave non può funzionare, Geordie ribatte, e cosìvia. La cosa è approdata sulla stampa americana, prima su Technology Review (l'articolo migliore a mio parere per farsi un quadro della situazione), poi sul NYT nientemeno. La cosa è troppo complicata per poter dare il mio parere senza scrivere un mucchio di fesserie. Conviene seguire la cosa dai diretti interessati o (se non sapete l'inglese) aspettare che qualcuno con più tempo e più intelligenza di me vi riassuma la cosa.
In ogni caso credo di poter dire con relativa tranquillità che quando leggerete di questa cosa su Corriere o Repubblica è piuttosto improbabile che venga presentata come si deve. [NYT, Technology Review, Shtetl-Optimized, Rose.blog, D-Wave]
(*) in realtà non sarebbe un QC di tipo generale ma un sottotipo utile in una classe più ristretta di problemi