Roth è Roth e qui potrei chiudere. "Exit Ghost" è il nono romanzo che ha come protagonista Nathan Zuckermann. L'alter ego dell'autore ritorna a New York dopo undici anni di esilio volontario per sottoporsi a una terapia medica. Rientrando nel mondo da cui si era accuratamente isolato conosce una coppia di scrittori (Billy e Jamie) e si trova a essere tormentato da Richard Kliman, aspirante biografo di Lonoff, uno scrittore che Zuckermann ha conosciuto cinquant'anni prima.
Kliman vuole mettere al centro della biografia un presunto morboso segreto e questo disgusta Zuckermann, che nel frattempo è rimasto molto colpito dall bella Jamie e si trova devastato da sentimenti che credeva di aver sotterrato. Ogni volta che leggi un Roth provi un certo sollievo ad averlo finito, perché ti fa stare male. Le pagine in cui Nathan immagina cosa avrebbe detto flirtando con la bella Jamie sono terribili, perché Roth ti ha infilato nei panni del personaggio con sconcertante abilità.
Il 90% delle cose che fa figo leggere fanno schifo. I libri di Roth sono bellissimi.