Dopo aver letto Blink mi è rimasta voglia di leggere ancora Malcolm Gladwell, e sono andato a ripescare un suo libro precedente: "The tipping point". Al solito questo tipo di libri (di sociologia pop) prende una cosa ovvia e lo eleva a caratteristica universale: le cose che si propagano da una persona all'altra (le mode, le epidemie, le manie) esplodono improvvisamente, oggi non ci sono, domani sono dappertutto.
Il fatto che sia una cosa (in una certa misura) ovvia dipende dal fatto che questi fenomeni seguono una legge esponenziale e le leggi esponenziali crescono (o calano) molto in fretta, lo sapeva già Dante. Provate a calcolare quanto diventa alto un foglio di carta piegato cinquanta volte (basta moltiplicare lo spessore del foglio per 2 alla cinquantesima).
Gladwell ha il merito (oltre allo scrivere bene) di approfondire molto, trovando che le epidemie sociali fanno perno su un numero ridotto di persone (Connector, Maven, Salespeople) e descrivendoli con bravura (bella la storia di Paul Revere). Ho trovato in rete un riassunto su cui potete farvi un'idea. Interessante.