Per il mio modesto parere di lettore, ci sono scrittori che
preferiscono le storie, altri che preferiscono le parole. I secondi non
sono quelli che preferisco, tant'è vero che raramente apprezzo i versi.
Erri de Luca non dovrebbe quindi piacermi, ma invece non mi è
dispiaciuto, almeno a tratti. I racconti (che "L'ultimo viaggio di Sindbad"
non è che un racconto che editori esosi hanno trasformato in libro)
sono sempre storie senza grande respiro, ma hanno forza. Dovendo farvi
un'idea leggete a sbafo in libreria l'ultimo racconto di "In alto a sinistra", quello che dà il titolo al libro. E' bello.