"Bandits"
è un trattato specialistico scritto da uno storico, Eric Hobsbawm. Ha
quindi il potenziale per essere mortalmente noioso, al quale si sottrae
grazie all'argomento: lo studio del bandito sociale, alla Robin Hood, che compare
in quasi tutti i paesi, specialmente in periodo preindustriale. Il suo mito nasce
dalla volontà del povero contadino di aiutare chiunque lo protegga da
un potere oppressivo e lontano, sia pure un bandito. Salvatore
Giuliano, Lampião, Jesse James, altri oscuri banditi francesi, indiani, cinesi o ungheresi sono i protagonisti di questo saggio.
H. classifica, suddivide, analizza. Purtroppo raramente racconta,
rimandando alle fonti primarie. Quando lo fa, come nel caso di Quico Sabatè, si vede da che parte sta il vecchio compagno Eric (e se vi capita in mano il libro, saltate subito alla storia del bandito antifranchista catalano). Non certo un libro da consigliare a tutti, ma una lettura affascinante.