Talvolta uno insegue i libri appena usciti per trovare qualcosa di
nuovo, qualcosa di veramente bello. Invece sono migliaia i libri vecchi
che sono ancora nuovissimi e vale la pena di (ri)leggere. Perciò, a
quei pochi che non l'avessero letto, consiglio di non dimenticarsi de "Il sistema periodico" di Primo Levi.
Al centro dei racconti di questo libro ci sono pennellate dell'autobiografia di questo chimico/scrittore. Diversamente dal chimico di Edgard Lee Masters (ripreso poi da un altro grande)
attorno a lui succedono cose importanti: le leggi razziali, Auschwitz,
il dopoguerra. Ma lo sguardo distaccato, quasi scientifico, come se
tutte le emozioni fossero state risucchiate dall'esperienza del lager,
rende questo un libro assolutamente delizioso, anche se triste.