"The Ghost Map", di Steven Johnson racconta dell'epidemia di colera avvenuta nel centro di Londra nel 1954 1854 e della lotta di John Snow per utilizzarla per dimostrare che il colera si trasmette mangiando o bevendo sostanze contaminate e non tramite "miasmi" come si credeva allora. La mappa è quella compilata da Snow per dimostrare che le morti si concentravano attorno alla fontana di Broad Street ed è giustamente famosa anche nel campo meno importante (ma a me più vicino) della visualizzazione delle informazioni (è citata da Tufte nel suo libro più famoso che mi pregio di possedere).
Il libro si legge come una puntata di CSI (senza l'ideologia reazionaria del telefilm) ed è molto interessante. Johnson scrive bene e anche le numerose digressioni rimangono piacevoli. L'unico punto che mi ha infastidito è l'inserimento reiterato di brani di fonti originali che spezzano la narrazione e che sarebbero stati più utilmente confinati nelle note. Appena l'ho capito e ho cominciato a saltarli la lettura è diventata scorrevolissima.