Avrai visto il film "Uomini Contro" con Gian Maria Volontè, che descrive il macello della prima guerra mondiale sul fronte italiano, con l'incompetenza dei comandi e l'assurdità della guerra di trincea. Fra i film antimilitaristi l'ho trovato certamente uno dei migliori (molto superiore ai più celebrati omologhi americani).
Solo dopo un po' che leggevo "Un anno sull'altipiano" di Emilio Lussu mi sono reso conto che il film è tratto da questo libro, che descrive in maniera quasi giornalistica i ricordi di Lussu, ufficiale al fronte. Quando il folle generale Leone si affaccia alla feritoia 14 (e noi sappiamo per fasi precedenti sia del libro che del film che affacciarsi è suicida) istigato dal tenente Ottolenghi (Volontè) ho sperato come il carabiniere della barzelletta che questa volta l'austriaco avesse mira migliore.
Ciò che rende insostenibile questo libro è che sono fatti veri: il generale che chiede all'esterrefatto tenente se ama la guerra, i soldati mandati allo sbaraglio in azioni totalmente prive di senso, l'artiglieria che tira ostinatamente sulle postazioni amiche, Ottolenghi che propone di uccidere gli ufficiali superiori riconosciuti da tutti come il vero nemico.
"Un anno sull'altipiano" è un bel libro, sorprendentemente crudele e moderno, persino meglio del film.