Molto spesso per leggere qualcosa di totalmente alieno non è necessario ricorrere alla fantascienza. Ci sono parti della storia del mondo che al lettore casuale (io) sono totalmente sconosciute. Una di queste è la storia dell'impero Mongolo che è ben raccontata nel libro "Gengis Khan and the making of the modern World" di Jack Weatherford.
Stando alle recensioni che ho letto in giro Weatherford è accurato e competente. La premessa è necessaria perché l'entusiasmo dell'autore per Genghis e il suo popolo è talmente travolgente che a un certo punto ti comincia a venire qualche dubbio sulla sua attendibilità. Il libro racconta la storia di G.K. che da umilissime origini diventa il capo del più grande impero che si sia mai visto su questo pianeta.
Genghis aveva palle in abbondanza come molti suoi contemporanei, ma a differenza della maggior parte di loro aveva anche cervello e talento organizzativo. Una volta unite le litigiose tribù mongole impiegò il suo genio militare a conquistare uno dopo l'altro tutti i paesi che voleva. E' interessante leggere della campagna europea, condotta dai suoi figli (Big G. era già morto) nella quale un piccolo distaccamento del suo esercito (guidato però dal suo miglior generale) ha ripetutamente sconfitto con imbarazzante facilità il meglio degli eserciti europei del tempo.
Verso la fine ormai il lettore si aspetta che un mongolo abbia inventato la radio e un altro scoperto la teoria della relatività, ma se fa la tara all'entusiasmo dell'autore è veramente un ottimo libro.