Ho finito "La salvezza di Aka" di Ursula Le Guin. Intanto complimenti alla Mondadori per la scelta della copertina, che non ha assolutamente nulla a che fare con il contenuto del libro. Poi anche la scelta di tradurre così il bel titolo The Telling (La narrazione) non mi sembra una buona idea.
Comuque il libro mi è piaciuto, anche se si occupa di spiritualità, argomento che su di me ha lo stesso effetto del Tavor. La protagonista, Sutty, è inviata dalla comunità interstellare (Ekumene) come osservatrice sul pianeta Aka, su cui ha preso il potere uno Stato Azienda, ferocemente ateo. Il contrasto è dato dal fatto che Sutty è profuga da una Terra dove hanno preso il potere i fondamentalisti religiosi. Sutty scoprirà che alla fine i due mondi non sono molto diversi:
"So chi sei" disse. "Sei il mio nemico. Il vero credente. L'uomo giusto con la missione giusta. Quello che imprigiona la gente perché legge, quello che brucia i libri. Che perseguita chi fa gli esercizi fisici nel modo sbagliato. Che butta i farmaci antichi e ci piscia sopra. Che preme il pulsante che invia gli aerei telecomandati a sganciare le bombe. E si nasconde dentro un bunker rimanendo illeso. Protetto da dio. O dallo stato. O da qualunque menzogna usi per nascondere la sua invidia, il suo egoismo, la sua vigliaccheria e la brama di potere." 
8:40:33 PM
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