Ho cominciato ad attaccare la pila dei libri natalizi. Finora mi è
andata bene, ma andiamo con ordine. Grazie a Carlo ho cominciato a
seguire Paul Krugman, e ad apprezzarne gli articoli. Ho allora comprato e
letto "The Accidental Theorist", un libro del 1999. Sono articoli
apparsi su Slate e The New York Times e sono molto buoni. Chiaramente
gli articoli scritti da un economista serio nel '99 non potevano che
essere profetici sulla non esistenza della New Economy, e quella è la
parte facile. Ma molti altri saggi sono profondi e allo stesso tempo
semplici. Il saggio sulla politica monetaria spiegato con i buoni
per il babysitting (Four percent follies), e quello sulla falsità
dell'assunto che il cambiamento tecnologico sta effettivamente
accellerando (Technology wonders: not so wondrous) sono i miei
preferiti. Anni fa ho letto qualche libro di J.K Gailbraith e mi sono
stupito di quanto scrivesse bene pur essendo un professore. Con Krugman
credo di aver trovato un buon successore.