Sono tornato. La famigliola è ancora al mare. Ho letto libri e guardato partite. Grazie ai mondiali e (soprattutto) al calcio sulla PSP Federico è diventato un tifoso. Mi dispiace solo che si sia addormentato durante i supplementari e non abbia potuto festeggiare, ma in spiaggia tira cannonate che con quelle gambette secche sembrano impossibili.
Ho letto (ma soprattutto sentito per radio questa mattina mentre mi imbottigliavo verso Bologna) grandi tirate moralistiche sul gesto di Zidane. Quando sei in campo e le gambe sono di piombo, il fiato è corto, e magari senti male, magari molto male (a Zidane era appena uscita una spalla e gli aveveno ridotto la lussazione a bordo campo) non c'è professionismo o ragionamento che tenga, uno scatto può capitare. La punizione è la giusta espulsione e basta. Zidane è stato il miglior giocatore del torneo (basta pensare alla partita col Brasile), e per fortuna nostra non è bastato.
In un campionato del mondo dove sono diventati tutti furbi (persino le squadre africane avevano i loro simulatori) si sono visti più tuffi che a un'olimpiade il "cattivo esempio ai giovani" sarebbe uno che ha perso la testa per un attimo e non quelli che chiedono l'ammonizione dell'avversario, una volta toccati cadono come fulminati o tirano sistematicamente indietro la gambina.