Dio quasi certamente non esiste. Non ha senso dire che senza religione non ci sarebbe morale. Anche un sentimento religioso moderato è dannoso. Queste sono più o meno le tesi che Richard Dawkins porta avanti nel suo "The God Delusion". Mentre le prime due sono abbastanza auto-evidenti per un non credente (e comunque gli argomenti di Dawkins sono come al solito molto incisivi), la terza è più controversa.
L'idea è quella che qualunque teismo, incoraggiando la credenza nel soprannaturale come qualità positiva, fornisce acqua ai pesci dell'integralismo, che hanno la manopola della fede completamente a manetta. E' una opinione un po' estrema ma ha i suoi meriti.
Il problema del libro è che predica ai convertiti. E' improbabile che un credente lo legga, è improbabile che chiunque modifichi la sua opinione leggendolo. In più spara solo sulla religione, quando ci sono credenze ingiustificate altrettanto diffuse (dicono che Reagan desse credito all'astrologia, questo mi preoccupa assai più del fatto che fosse religioso). Personalmente liberarmi dalla scaramanzia ha avuto più effetto che abbandonare la religione.
Comunque è un libro molto ben scritto, e a tratti divertente.