La scienza della complessità è una di quelle materie che se devi spiegare cos'è, meglio se ti dai malato. Melanie Mitchell, in questo "Complexity: a guided tour" fa del suo meglio per farlo (spiegarlo, non darsi malata) in maniera allo stesso tempo accessibile e interessante. Il problema è che forse il compito è impossibile. Basta leggere l'indice: capitolo 2 Dynamic, Chaos and Predictions, capitolo 3: Information, capitolo 4: Computation, capitolo 5: Evolution. Tenendo conto che va avanti così per 19 capitoli (e il libro non ha sedici milioni di pagine) l'ambizione della Mitchell si avvicina a quella di chi voleva fare una cosa così complicata come una donna con la costola di un uomo (che ci è riuscito solo perché nei romanzi vale la sospensione dell'incredulità).
Partendo da dieci a zero per gli altri la Mitchell non pareggia ma diciamo che riesce a stare abbastanza in partita. Spiega abilmente ognuno degli argomenti che tratta nonostante l'inevitabile estrema superficialità e riesce a buttare dentro qualche cosa di interessante, come il capitolo 11 (Computing with Particles) che illustra un approccio che non conoscevo alla descrizione del comportamento degli automi cellulari (vedi qua [pdf]). Purtoppo però accenna solo a cose che avrebbero meritato un approfondimento maggiore (un esempio per tutti, la Self Organized Criticality).
Complessivamente un libro gradevole, anche se molto introduttivo.