Marcus Messner è uno studente modello, di una brava famiglia ebrea, nel 1951. Aiuta suo padre nella macelleria kosher di famiglia e prende sempre il massimo dei voti. Ma la vita nei romanzi di Philip Roth ha un modo tutto suo di portare i personaggi dove non vogliono andare, e Marcus è spinto lungo la strada che Roth ha immaginato per lui senza poter far nulla per evitarlo.
C'è chi ha recensito "Indignation" con grande intelligenza; la mia impressione è che questa volta Roth si sia divertito ad assottigliare al minimo i personaggi secondari in cui normalmente indugia a lungo, e ugualmente riesce a produrre scene memorabili come il confronto col preside o quello fra madre e Olivia o il cambio di voce narrante nel finale. La sensazione è quella di un esercizio voluto, come certi disegni fatti senza staccare la matita dal foglio o quel film in cui le scene erano disegnate col gesso su un palcoscenico. Mi è piaciuto.