Su Economist di questa settimana c'è un articolo su uno studio (americano) che fa giustizia del mito della "vecchia europa".
Dispiacerà a quelli che vogliono trasformare l'Europa in una copia dell'America il fatto che la differenza con la famosa produttività americana è in costante declino:
La produttività (PIL/ora lavorata) europea è ora al 77% di quella americana. Lo studio va oltre, considerando che il fatto che gli europei lavorano meno è dovuto in parte a maggiore disoccupazione, ma in parte anche al fatto che se ne vanno a casa prima e fanno più vacanze.
Per di più parte del PIL americano va sprecato in cose che non contribuiscono veramente al benessere:
- al trasporto individuale, visto che i trasporti pubblici non ci sono quasi
- alla climatizzazione (clima mediamente più estremo)
- a difendersi dalla maggiore delinquenza
- a mantenere la popolazione carceraria di gran lunga più numerosa del primo mondo
- a mantenere un impianto militare senza uguali (questo sull'articolo non c'è scritto, forse per un certo pudore del giornale britannico, stranamente interventista).
Chiaro che l'Europa in questo caso è una media del pollo (c'è la Finlandia e c'è la Grecia), e chiaro che ogni generalizzazione è un falso a priori ma, cari amici europei,
non siamo poi così cretini.
Taking account of how Americans waste a chunk of their income on heating, air conditioning, prisons and the like, while also attaching value to Europe's superior public transport, Mr Gordon suggests that perhaps half of the current gap in living standards between America and Europe, as measured by GDP per head, is illusory. Add in the value of their extra leisure time and Europe's living standards are now perhaps only 8% behind America's, he suggests, not the 23% suggested by official data. Indeed, on Mr Gordon's broader measure, Europeans' productivity may have overtaken that of their poor American cousins.
11:43:46 PM
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