Come al solito, in "Mi fido di te" non ci sono i buoni. Gigi Vianello lavora nel fiorente campo della sofisticazione alimentare e vive come un pascià. Il suo mondo perfetto, protetto da mille accorgimenti è destinato a sgretolarsi. Naturalmente il granello di sabbia che inceppa la vita di Gigi è una donna.
Il libro, scritto da Massimo Carlotto con Francesco Abate, è un buon thriller, veloce e cattivo. Certo Carlotto ne ha scritti di (molto) migliori, ma si può leggere tranquillamente. La parte di denuncia (mangiamo schifezze che eludono ogni controllo) è abbastanza inquietante e probabilmente vera.